L’ I-FLEA (ex I-SUSJ), numero di costruzione 305 del 1961, è stato restaurato completamente a Biella, il restauro è durato ben 7 anni e nel 2005 è tornato in servizio.
Durante il restauro, si è deciso di rimotorizzare l’aereo con il più potente Lycoming O-320 da 150 CV, così come previsto dall’Aviamilano per la versione “R” pensata per il traino alianti e di cui esisteva un solo esemplare.
Tale incremento di potenza, assicura una giusta esuberanza di potenza senza perdere di vista i criteri di economia di esercizio.
Il P19 “Scricciolo” nasce come aereo scuola, ma può benissimo essere impiegato per il turismo, l’ aereo è maneggevole, comodo, di facile pilotaggio, con bassa velocità di approdo e decollo ed una velocità di crociera di 205 Km/h , la visibilità è ottima e la manutenzione è molto agevole.
History |
Il P19 è stato per circa un ventennio il velivolo d'addestramento più utilizzato dall'Aero Club d'Italia. Nella seconda parte degli anni cinquanta, l'Aero Club d'Italia emise una specifica per la fornitura di un velivolo da addestramento con cabina di pilotaggio a due posti affiancati da destinare ai vari aeroclub sparsi sul territorio nazionale. Le caratteristiche richieste erano modeste, più affini alle prestazioni di un velivolo del periodo anteguerra, tra cui un modesto carico alare, una configurazione ad ala alta e carrello biciclo con ruotino di coda. Al bando di concorso risposero, tra gli altri, la Partenavia e l'Aviamilano ma fu quest'ultima, benché presentasse un modello ad ala bassa, ad aggiudicarsi l'appalto di fornitura.[2] Gli esemplari furono costruiti nel laboratorio milanese di Via San Benigno di proprietà dell'ing. Mario Vietri, affermato imprenditore edile e già pilota militare. |
Specs | SCHEDA TECNICA: Prestazioni
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